Data di Pubblicazione:
2016
Citazione:
Nanovectors for transdermal administation: where are we? / F. Cilurzo, S. Franzé, U. M Musazzi (INCONTRI DI STUDIO). - In: Piccolo è bello: nanovettori per la ricerca biomedica e la terapia=Small is beautiful: nanovectors for biomedical research and therapy / [a cura di] C. Pellicciar, F. De Bernardi. - Prima edizione. - Milano : Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, 2016 Nov 10. - pp. 23-40
Abstract:
La pelle è preposta a prevenire l’assorbimento di sostanze esogene. Questa funzione è esercitata dallo strato più superficiale dell’epidermide, lo strato corneo, costituito da circa 15-20 strati di corneociti parzialmente sovrapposti e supportati da un’impalcatura di cheratina. Gli spazi extracellulari sono riempiti con una matrice lipidica molto densa organizzata in lamelle periodiche. Gli spazi interlamellari sono invece costituiti da una matrice lipidica più fluida. Infine, dove i corneociti non sono perfettamente sovrapposti si creano dei pori a maggior contenuto di acqua. Questa complessa organizzazione permette la diffusione passiva solo di piccole molecole con peculiari proprietà chimico-fisiche. In tutti gli altri casi in cui sia auspicabile la veicolazione transdermica è necessario ricorrere all’impiego di tecniche che alterino in modo reversibile la funzionalità dello strato corneo come i promotori chimici dell’assorbimento, la ionoforesi o la sonoforesi. Nell’era delle nanotecnologie, un intenso sforzo è stato dedicato alla ricerca di nanovettori in grado di eludere le difese della pelle (nanoparticelle polimeriche, metalliche o solido-lipidiche, micro e nanoemulsioni, vescicole lipidiche). I risultati sono tuttora contrastanti e vi è nella comunità scientifica scetticismo sui reali vantaggi di questi sistemi rispetto agli altri approcci più tradizionali. Infatti, anche considerando lo strato corneo come una membrana nanoporosa con aperture di circa 20-40 nm, le dimensioni della maggior parte dei nanovettori sono tali da non consentirne teoricamente la diffusione. Tuttavia, nonostante queste criticità sul mercato si trovano alcuni medicinali costituiti da vescicole lipidiche “ultradeformabili”. Partendo dall’analisi critica delle informazioni reperibili sui possibili meccanismi di penetrazione delle diverse tipologie di nanovettori si cercherà di evidenziare luci ed ombre della somministrazione di questi sistemi sulla cute.
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Elenco autori:
F. Cilurzo, S. Franzé, U. M Musazzi
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Titolo del libro:
Piccolo è bello: nanovettori per la ricerca biomedica e la terapia=Small is beautiful: nanovectors for biomedical research and therapy