Data di Pubblicazione:
2015
Citazione:
Il «pulvis et umbra» oraziano in alcuni poeti latini tardoantichi / E. Castelnuovo. - In: ACME. - ISSN 0001-494X. - 68:1(2015), pp. 179-212. [10.13130/2282-0035/5141]
Abstract:
L’affermazione di Orazio pulvis et umbra sumus (Carm. 4.7.16) ha lasciato un’impronta nei poeti successivi? Scopo del mio articolo è analizzare l’influenza di un tale verso su tre autori tardoantichi: Ausonio, Paolino di Nola e Venanzio Fortunato. Essi si rifanno al modello in modi differenti: se Ausonio si limita a riprodurre il verso di Orazio, Paolino, invece, riprende i termini pulvis et umbra aggiungendovi sine Christo, per mettere in luce la diversità fra la visione pagana e la sua concezione di vita rinnovata dalla conversione. Inoltre, echi dalle Scritture nei due passi di Paolino e di Venanzio portano a una ricchezza di significato dovuta all’incontro fra la tradizione classica e quella biblica. Un’appendice tenta di rispondere alla domanda su quale testo del Salterio conoscesse Paolino.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Late latin poetry; Horace; Ausonius; Paulinus Nolanus; Venantius Fortunatus; Psalms
Elenco autori:
E. Castelnuovo
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