Data di Pubblicazione:
2017
Citazione:
LE FORME ATIPICHE DI TRASFORMAZIONE ETEROGENEA / G. Varrasi ; tutor: M. Cian ; referente del curriculum: R. Sacchi. DIPARTIMENTO DI DIRITTO PRIVATO E STORIA DEL DIRITTO, 2017 Jan 02. 28. ciclo, Anno Accademico 2015. [10.13130/varrasi-gabriele_phd2017-01-02].
Abstract:
L’esame dell’istituto della trasformazione rende evidente l’evoluzione giuridica della disciplina dovuta alla previsione delle ipotesi eterogenee, introdotte dalla riforma: tra queste, alcune presentano una coerenza sistematica; altre, invece, sono portatrici di un “vento di cambiamento” e ciò, in particolare, con riferimento alla trasformazione da e in comunione di azienda.
L’apertura del sistema, desumibile anche solo dal dato letterale, pone all’interprete il compito di valutare se l’istituto abbia carattere statico e quindi preveda casi tassativi, ovvero si configuri a geometria variabile, fornendo la possibilità di “intravedere” ulteriori ipotesi e applicazioni, alcune, per vero, già emerse nel passato, altre da esplorare e approfondire.
La sua vis expansiva, potrebbe essere colta già dalla lettura del dato normativo, traguardo di una lunga stagione interpretativa, sia della giurisprudenza che della dottrina.
L’obiettivo che si vuole perseguire attraverso la presente ricerca è comprendere la reale portata dell’istituto, valutandone dapprima il carattere aperto o meno, per poi, una volta appurato il suo intrinseco assetto variabile, indagare i suoi ambiti e limiti, per concludere con l’analizzare, cercando di fornire una visione sistematica, alcune macro categorie di forme atipiche e/o innominate di trasformazione eterogenea.
Si verificherà se sia possibile estendere questo poliedrico istituto a casi non previsti dalla legge, in modo da giungere a sostenere che un ente, rispettando determinati limiti, possa “indossare la veste giuridico-economica” più appropriata, anche da un punto di vista diacronico evolutivo e/o regressivo, senza doversi sciogliere e liquidare il patrimonio, per poi ricostituirne uno nuovo con il relativo conferimento.
Occorre a tal fine tener conto dei diversi interessi coinvolti nell’operazione: la tutela dei soci, anche se dissenzienti, con la previsione di quorum deliberativi (fino all’unanimità); i diritti dei creditori, assistiti dall’azione di opposizione e, anche, dei terzi, per mezzo delle forme (eventualmente anche doppie) di pubblicità negli opportuni registri.
La trasformazione verrebbe così a essere delineata e apprezzata come vicenda di modifica delle regole organizzative, che comunque non muta il vincolo di destinazione impresso a un dato patrimonio.
Come si avrà modo di vedere, si possono individuare alcuni pilastri giuridici dell’istituto che, a vario titolo, ne costituiscono le fondamenta, tra cui la continuità dei rapporti giuridici, le norme che regolano la decisione di trasformazione, l’opposizione dei creditori e le forme di pubblicità; questi elementi fondanti sono esattamente sovrapponibili con le esigenze di tutela degli interessi coinvolti nell’operazione, ossia quelli dei soci, dei creditori, e dei terzi.
Questi profili sono emersi dall’analisi dell’evoluzione normativa, della dottrina e della giurisprudenza che, sinteticamente, sembrerebbe aver percorso il seguente iter.
Nel codice di commercio era prevista una sola ipotesi di trasformazione, rectius, era disciplinata una generica variazione della specie societaria (artt. 108 e 158, cod. comm. del 1882).
Il codice civile riportava sia nelle norme relative alla trasformazione che in altre disposizioni dello stesso, vicende modificative riferite ai soli tipi societari.
La giurisprudenza, nella sua evoluzione, anche sul fondamento di alcune leggi speciali, incominciò ad ammettere ulteriori ipotesi, ponendo come limite dell’operazione l’omogeneità causale.
La dottrina si spinse oltre, estendendo l’ambito di applicazione dell’istituto, avendo però cura e, quindi, tracciando come limite, la tutela dei creditori, il cui intere
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Keywords:
Trasformazione ; eterogenea ; atipica ; atipiche ; trust ; comunione di azienda
Elenco autori:
G. Varrasi
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