Data di Pubblicazione:
2015
Citazione:
Normalizzare per condividere : esigenze di ricerca, reperimento e catalogazione flessibile / F. Venuda. ((Intervento presentato al convegno Manoscritti e metadati tenutosi a Milano nel 2015.
Abstract:
Il lavoro presenta il concetto di metadato, l'evoluzione degli standard catalografici e le ragioni della normalizzazione di regole e formati che traggono le loro origini nella cooperative cataloguing, avviata da Melvil Dewey nel corso della prima conferenza dei bibliotecari statunitensi tenutasi a Philadelphia nel 1876, il quale portò con forza all'attenzione dell'assemblea l'importanza di predisporre e stampare delle schede catalografiche da mettere a disposizione delle biblioteche americane, al fine di evitare che i bibliotecari dovessero rifare la stessa cosa migliaia di volte quando catalogano gli stessi libri acquistati dalle biblioteche del loro Paese. Il sentire dell'assemblea di Philadelphia può essere ben riassunto dalle parole pronunciate in quell'occasione dal prof. Otis Hall Robinson, bibliotecario della Rochester University «nothing can be more annoying than to do work which one knows is done by others over and over in all our libraries, and which might be done once for all». Dewey nel lanciare l'iniziativa di condividere la catalogazione per evitare che un libro venisse catalogato n volte nelle biblioteche degli Stati Uniti, riprende l'idea di Charles C. Jewett, mai realizzata per l'inadeguatezza della tecnologia allora disponibile, che nel 1851 concepisce il progetto "A plan for stereotyping catalogues by separate titles and for forming a general stereotyped catalogue of public libraries in the United States", immaginando una circolazione delle notizie bibliografiche tramite la realizzazione di cataloghi, in forma di volume a stampa, rapida e a basso costo. Successivamente, anticipando il Cataloguing in Publication project si arriverà all'inserimento delle schede catalografiche stampate su carta sottile all'interno dei libri pubblicati, in modo tale che potessero essere ritagliate e incollate sulle schede di cartoncino del catalogo. Risultò subito evidente che la circolazione delle schede, indipendentemente dalla modalità di distribuzione, richiedeva una condivisione di regole catalografiche che allora ancora non era consolidata, in tal senso prima lo stesso Melvil Dewey, e poi l'ALA, prendendo come riferimento le regole elaborate da Panizzi nel 1841, da Jewett nel 1852 e da Cutter nel 1876, iniziano a definire e diffondere delle regole comuni per tutte le biblioteche americane.
Questo principio di condivisione di schede e regole, necessario per ridurre tempi e costi della catalogazione, che mutuando le parole di Ranganathan, potrebbe essere sintetizzato in una non dichiarata sesta legge della bibliotecomia "Save the time of the librarian", ha guidato l'attività di normalizzazione catalografica in ambito internazionale, portando, all'evoluzione dei formati di scambio, a partire dal MARC, al programma dell'IFLA per l'Universal Bibliographic Control, allo standard ISBD, fino a FRBR. Questa evoluzione orientata all'economia della catalogazione ha condizionato formati e standard penalizzando la rappresentazione di materiali con caratteristiche uniche come i manoscritti, il cui studio e descrizione più si avvicinano agli oggetti museali. La recente armonizzazione del modello concettuale FRBR con quello elaborato dal CIDOC (CIDOC-CRM) per i musei ha condotto a un nuovo modello FRBR Object Oriented, che consente di rappresentare all'interno di uno stesso framework gli oggetti museali, quelli librari e gli stessi manoscritti, prestandosi oltretutto meglio all'esposizione dei dati secondo RDF come Library Linked Data funzionali alla realizzazione del Semantic Web. Questo potrebbe mettere le basi per la progettazione di software in grado di gestire contemporaneamente le collezioni di musei e di biblioteche. Collective access è un software la cui base dati può essere disegnata in un modo flessibile in grado di a
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Keywords:
standard catalografici; storia catalogazione; cooperative cataloguing; Melvil Dewey; catalogazione flessibile; Metadati; Manoscritti
Elenco autori:
F. Venuda
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