Applicazione di tecniche remote sensing per lo studio dell'evoluzione e della dinamica criosferica in aree remote e di alta quota
Tesi di Dottorato
Data di Pubblicazione:
2016
Citazione:
Applicazione di tecniche remote sensing per lo studio dell'evoluzione e della dinamica criosferica in aree remote e di alta quota / U.f. Minora ; co-tutor: M. Guglielmin, C. Smiraglia, G. Diolaiuti, D. Bocchiola ; coordinator: N. Saino. Università degli Studi di Milano, 2016 Feb 29. 28. ciclo, Anno Accademico 2015. [10.13130/minora-umberto-filippo_phd2016-02-29].
Abstract:
I ghiacciai sono efficaci indicatori climatici poichè si modificano in risposta ai cambi del clima (es. temperatura e precipitazioni). L'attenzione sui ghiacciai di montagna sta aumentando tra la comunità scientifica per via del loro sempre più evidente arretramento a scala globale negli ultimi cinquant'anni. Ciò è conseguenza del riscaldamento globale. Comprendere il comportamento dei ghiacciai in risposta al cambio climatico è di enorme importanza non solo per arricchire la conoscenza scientifica, ma anche per poter meglio gestire in futuro le situazioni di rischio naturale che possono colpire le popolazioni che vivono nelle zone montuose, sia nel breve termine (es. GLOF), sia nel lungo (es. Siccità).
Questa tesi di dottorato analizza differenti aspetti della criosfera (ghiacciai e neve) per descriverne la variabilità recente e le relazioni con la dinamica climatica.
Inizialmente ci si è concentrati sul Karakorum. Questa è un’area particolare per gli studi criosferici, che non segue i trend globali di regresso; infatti, in questa zona il bilancio di massa netto dei ghiacciai nei primi anni del ventunesimo secolo è stato leggermente positivo, con anche taluni casi di espansione. Questa eccezionale situazione è riconosciuta con il nome di Anomalia del Karakorum (Karakoram Anomaly).
Più precisamente il presente elaborato si focalizza sulla zona del Central Karakoram National Park (CKNP), un'area protetta nel nord del Pakistan, rappresentativa della glaciazione dell'intera catena del Karakorum. In questa regione, i venti occidentali rappresentano il sistema di venti dominante e sono presenti nella stagione invernale, mentre la confinante regione Himalayana è sotto l'influenza predominante dei monsoni, che sono venti estivi. Il presente lavoro descrive in maniera completa lo stato dei ghiacciai del CKNP e la loro recente evoluzione. Ciò è stato possibile a seguito della compilazione del catasto glaciale del parco per gli anni 2001 e 2010, a sua volta descritto nel dettaglio nel presente elaborato. Inoltre è discussa l'analisi dei cambiamenti climatici poi messa in relazione con quelli glaciali, per poter comprendere le cause dietro l'Anomalia del Karakorum. Il cambiamento areale dei 711 ghiacciai mappati nell'area di studio è stato -0.4 ± 202.9 km2 (su 4605.9 ± 86.1 km2 nel 2001), il che evidenzia una generale situazione di stabilità. Anche l'analisi climatica supporta tale condizione di stabilità. Durante il periodo 2001–2010 si è osservato grazie ai dati del sensore MODIS un leggero aumento delle aree coperte da neve a fine estate. Allo stesso tempo, dati meteo dalle stazioni disponibili hanno rivelato un aumento delle nevicate e una diminuzione della temperatura media dell'aria in estate fin dal 1980, il che si tradurrebbe in coperture nivali più persistenti durante la stagione ablativa. Questi risultati vanno a favore della preservazione glaciale nelle zone di ablazione dovuta a una copertura di neve più duratura, e un maggiore accumulo a quote più alte, presupponendo bilanci di massa netti tendenti al segno positivo.
L'altro principale obiettivo del presente elaborato di tesi è quello di fornire un modello di semplice utilizzo per quantificare l'ablazione di ghiaccio alla superficie glaciale. Dal momento che una copertura detritica sopraglaciale è in grado di alterare la fusione del ghiaccio vicino alla superficie in funzione dello spessore, il modello tiene conto di due diversi casi: una parte stima l'ablazione per le aree di ghiaccio scoperto con un metodo definito enhanced T-index; l'altra stima la fusione per le zone coperte da detrito, utilizzando un modello di flusso di calore conduttivo. Per quanto concerne le parti coperte da detrito, è stata prodotta una mappa degli spessori detrit
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Keywords:
remote sensing; glaciers; cryosphere; snow cover; debris-covered glacier; ice melt; climate change
Elenco autori:
U.F. Minora
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