Data di Pubblicazione:
2012
Citazione:
"Palpitante, ridente, nostalgica, appassionata" : la lingua dei diari di Antonia Pozzi / G. Sergio. - In: ITALIANO LINGUADUE. - ISSN 2037-3597. - 4:2(2012), pp. 60-93. [10.13130/2037-3597/2815]
Abstract:
L’eterogeneità dei diari di Antonia Pozzi (1912-1938), oltre a dire esemplarmente della “cavità” della forma diaristica, è correlata alle tre distinte tranches in cui vengono stesi: il Quaderno dal ’25 al ’27; le Note di viaggio nel 1933; il Diario intimo vero e proprio fra il ’35 e il ’38. Rispetto al Quaderno, testualmente rigidissimo, caratterizzato da residuati scolastici e da un’accuratezza espressiva che talvolta sfocia in un lirismo lambiccato (ma non senza punte informali dovute al coinvolgimento emotivo nel narrato), le brevi Note di viaggio segnano un cambiamento diametrale: gli input visivi danno l’abbrivo a una scrittura sincopata e visionaria in cui predomina lo stile nominale. Anche quella del Diario intimo è una prosa immediata e senza filtri, ma in questo caso la scrittura assolve piuttosto alla funzione di pharmacon. Se Antonia Pozzi si rivolge al Diario nei momenti di crisi, la riflessione si eleva volentieri dalle contingenze a questioni filosofiche e letterarie, con i corollari linguistici che ne derivano soprattutto sui livelli lessicale e sintattico. Nelle Note di viaggio e nel Diario intimo la scrittura si configura per lo più come luogo in cui fissare immagini, riflessioni e impressioni in vista di una futura rielaborazione poetica, come dimostrano precise rispondenze fra gli uni e l’altra. Riprendendo una metafora di quel Tonio Kröger tanto caro ad Antonia e ai suoi amici, la stesura dei diari avveniva nella tempesta, quella poetica nella calma della riva.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
lingua; diario; Antonia Pozzi
Elenco autori:
G. Sergio
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