Data di Pubblicazione:
2014
Citazione:
Materiali per una storia del pronome soggetto in milanese / M. Vai. - In: ACME. - ISSN 0001-494X. - 67:2(2014), pp. 101-144. [10.13130/2282-0035/4573]
Abstract:
Il dialetto milanese contemporaneo è caratterizzato da un sistema di clitici soggetto
(d’ora in poi cls) che comporta cls per la 2a e 3a sg, assenza di cls nel caso di verbi impersonali,
meteorologici e esistenziali e assenza di inversione V – cls nelle frasi interrogative.
Questa situazione, descritta da Renzi - Vanelli 1983, è adeguata per il dialetto contemporaneo.
Tuttavia, nel corso dei secoli, il milanese ha conosciuto stadi in cui il sistema dei cls
era molto più sviluppato di quanto non sia ora. Come altre varietà medievali, il milanese
ha attraversato un periodo di pro-drop asimmetrico, con il quale il soggetto pronominale
poteva essere assente nelle frasi principali, ma era sempre presente nelle frasi dipendenti.
Durante questa stessa fase, i pronomi complemento tonici, destinati a diventare
i moderni pronomi soggetto tonici, potevano essere già usati in funzione di soggetto in
una posizione diversa da quella abituale, per lo più in una zona della frase dedicata ad
ospitare elementi tematizzati o focalizzati (cioè la periferia sinistra della frase). Nei documenti
lombardo occidentali del XIV-XV sec. inizia un processo di mutamento sintattico
per cui le forme della negazione (ancora) preverbale lasciano ai pronomi soggetto la posizione
più vicina al verbo flesso (cioè si passa da una struttura S – neg – V a una struttura
neg – S – V). Dal momento che questo processo si verifica solo con i pronomi soggetto
derivati dagli antichi nominativi, ma non con altri sintagmi in funzione di soggetto,
questa collocazione costituisce un’ulteriore conferma che questi pronomi siano passati
alla fase di clitici pronominali. È nei secoli XVI-XVII che, a giudicare dalle fonti, il sistema
dei cls del milanese sembra raggiungere il massimo del suo sviluppo. Dal XVIII sec.
inizia una fase durante la quale andranno perduti i cls di 1a sg (usato anche per la 1a
pl) e di 3a sg. In seguito Cherubini sarà conscio testimone di un ulteriore mutamento, a causa
del quale i cls rimasti diverranno elementi obbligatoriamente presenti in frasi assertive.
Nelle frasi interrogative l’inversione V-cls rimarrà attestata ancora nei documenti dei
primi decenni del XX sec., per poi essere sostituita da frasi caratterizzate come interrogative
soltanto dal contorno intonativo.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
subject pronouns; subject clitics; Italian dialects; diachronic syntax; Milanese dialect; Tobler-Mussafia Law; verb second; left periphery; Romance linguistics; Medieval Italian dialects
Elenco autori:
M. Vai
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