Data di Pubblicazione:
2013
Citazione:
Il 382 d.C.: l'anno della svolta / P. Biavaschi. ((Intervento presentato al convegno Convegno Accademia Costantiniana tenutosi a Spello (Perugia) nel 2013.
Abstract:
Ormai più di tre anni erano trascorsi da quando Teodosio, il 19 gennaio del 379 d.C., era stato chiamato a ricoprire il rango di Augustus; Graziano si era rivolto a lui con l’intenzione di avere al suo fianco un valente generale, in grado di risolvere i gravissimi problemi che affliggevano la parte orientale dell’impero, dopo la pesantissima sconfitta di Adrianopoli, battaglia nella quale aveva trovato la morte anche l’imprudente imperatore Valente : egli aveva, infatti, deciso di affrontare il temibile esercito dei Goti senza attendere l’arrivo del collega, che al momento dello scontro si trovava accampato a Castra Martis, a soli quattrocento chilometri di distanza.
In effetti, Teodosio nel triennio 379-382 aveva tenuto fede alle promesse ed era riuscito, tra sorti alterne, a tenere a freno i nemici al momento più pericolosi per la stabilità dello Stato, dando prova delle sue buone capacità strategico-militari. Tuttavia, anche se la scelta di Graziano si era rivelata saggia, purtroppo non si poteva sperare nella possibilità di una definitiva sconfitta delle popolazioni gotiche, come di altre, ancor più pericolose, popolazioni barbariche alle porte. Così, pur non conoscendosi a fondo tutti i dati relativi alla situazione, si suppone che siano stati il numero e la bellicosità delle tribù gotiche, oltre al timore dell’arrivo degli ancor più temuti Unni, a indurre l’imperatore a cercare di addivenire a una conciliazione con i Goti che avesse carattere duraturo. Non v’è dubbio che questa sia anche stata una scelta dettata dall’indole dell’imperatore, che, pur essendo un valente stratega, più volte diede modo di farsi apprezzare per l’opera di mediazione e di diplomazia.
La politica militare di Teodosio si trova, quindi, nel 382, a un punto cruciale; il lavoro diplomatico che portò alla sperata pace con i Goti fu piuttosto lungo: si arrivò alla sua conclusione solamente il 3 ottobre, quando venne stretto il noto foedus tra i Goti e l’impero, di cui responsabile fu il generale di origine franca Ricomere, ma soprattutto il magister militum Saturninus , il quale l’anno successivo venne premiato con l’attribuzione del consolato.
Dal momento che in realtà non vi è nessuna fonte giuridica che tramandi il testo del foedus nè, tantomeno, sono pervenute costituzioni che ne propongano il contenuto o ci riferiscano provvedimenti a quello collegati, è senza dubbio arduo tentare di ricostruire la temperie politica e militare del momento; quindi, mentre risulta semplice, con il senno del poi, valutare negativamente le condizioni della pace - in quanto essa fu palesemente deleteria per la compattezza dell’esercito romano , così come, alla lunga, per la sicurezza dei confini - non è invece possibile rendersi conto del pericolo che poteva essere percepito all’epoca così come del senso di insoddisfazione che dovette procurare all’interno della popolazione.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Keywords:
382 d.C. ; Teodosio ; Codice Teodosiano
Elenco autori:
P. Biavaschi
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