CARCERE E CITTADINANZA: L¿ISTITUZIONE PENITENZIARIA NEL PROCESSO DI INCLUSIONE/ESCLUSIONE SOCIALE DEI MIGRANTI
Tesi di Dottorato
Data di Pubblicazione:
2014
Citazione:
CARCERE E CITTADINANZA: L¿ISTITUZIONE PENITENZIARIA NEL PROCESSO DI INCLUSIONE/ESCLUSIONE SOCIALE DEI MIGRANTI / S. Materia ; tutor: L. Pannarale ; co-tutor: T. Pitch ; coordinatore: P. Di Lucia. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO, 2014 Feb 25. 25. ciclo, Anno Accademico 2012.
Abstract:
Gli ultimi decenni sono stati contraddistinti da un notevole aumento della percentuale di migranti detenuti all’interno delle carceri europee, sproporzionato rispetto all’incidenza degli stranieri all’interno dei territori considerati. In Italia questo fenomeno di sovra-rappresentazione dei migranti all’intero dei penitenziari ha una dimensione particolarmente importante, che ha suscitato l’interesse della letteratura sociologica e criminologica, interesse orientato alla ricerca delle sue cause.
Il presente lavoro si propone di indagare quali siano non già le cause, quanto gli effetti dell’esperienza detentiva sui migranti, con particolare riferimento alla sua influenza nei percorsi di vita successivi dei migranti, alla luce di due principali orientamenti interpretativi, entrambi inseriti all’interno della corrente di pensiero di stampo marxista, e quindi attenti alle correlazioni tra il mercato del lavoro e il sistema penitenziario.
Secondo parte della letteratura il carcere costituisce un portone di ingresso al contratto sociale per la nuova classe lavoratrice, oggi costituita dai migranti. Infatti al suo interno essi hanno modo di beneficiare di alcune forme di welfare, accedendo a servizi ed opportunità (assistenza sanitaria, istruzione e alfabetizzazione, lavoro regolare e formazione al lavoro) dalle quali - specialmente se irregolari - essi generalmente sono esclusi in condizione di libertà nel territorio italiano. Un diverso orientamento ha sostenuto invece che la prigionizzazione dei migranti svolga una funzione meramente neutralizzante, finalizzata alla loro esclusione definitiva dal contesto sociale.
Alla luce dell’analisi di quanto “offre” il penitenziario ai migranti e delle storie di vita raccolte tra migranti recidivi nel Carcere di Capanne (PG), questo lavoro ha lo scopo di capire quale funzione svolga oggi il carcere nei confronti dei migranti, ed in particolare se esso rappresenti anche oggi una prima tappa nel processo di inclusione della nuova classe lavoratrice, ovvero sia diventato un luogo di mera neutralizzazione.
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Keywords:
immigrazione ; carcere ; funzione della pena ; percorsi di vita ; stranieri ; sovra-rappresentazione ; storie di vita ; criminalità straniera ; welfare ; neutralizzazione
Elenco autori:
S. Materia
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