ACCETTABILITÀ DI UN PROGETTO DI SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO (ISC): LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO ISCHIA DEL GISIO- SITI PRESSO L' AO ISTITUTO ORTOPEDICO G. PINI DI MILANO
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Data di Pubblicazione:
2012
Citazione:
ACCETTABILITÀ DI UN PROGETTO DI SORVEGLIANZA
DELLE INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO (ISC):
LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO ISCHIA DEL GISIO-
SITI PRESSO L' AO ISTITUTO ORTOPEDICO G.
PINI DI MILANO / S. Bronzin, M. Nobile, P. Navone, N.A. Buccino, F. Auxilia. ((Intervento presentato al 45. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene SItI tenutosi a Santa Margherita di Pula nel 2012.
Abstract:
OBIETTIVI: Gli studi di sorveglianza devono essere
valutati in termini di esito, cioè di efficacia nel ridurre
l’incidenza delle infezioni; tuttavia l’analisi
relativa alle caratteristiche di processo è rilevante
al fine di individuare aree di miglioramento. È stata
quindi effettuata una valutazione dell’impatto che
lo studio multicentrico di sorveglianza delle infezioni
del sito chirurgico negli interventi di artroprotesi
(ISChIA) del GISIO-SItI ha avuto all’interno
dell’azienda in termini di accettabilità da parte del
personale che vi ha preso parte.
METODI: E' stato realizzato un Focus Group (FG)
con un gruppo di operatori rappresentativo delle
figure professionali coinvolte (anestesisti, infermieri,
ortopedici, microbiologi, medici di direzione sanitaria
e operatori attivi nella gestione del progetto)
al fine di indagare i seguenti aspetti:
• Qualità della comunicazione (presentazione del
progetto e strumenti di comunicazione interna) • Qualità del protocollo di indagine (comprensibilità
e attuabilità)
• Qualità della realizzazione (pianificazione, divisione
dei ruoli, interferenze con l’attività ordinaria,
utilità).
Successivamente è stato costruito un questionario
indirizzato a tutti gli attori coinvolti.
RISULTATI: Dal FG è emerso che la sorveglianza è
stata apprezzata perché in seguito ai risultati sono
state avviate concrete azioni di miglioramento. Sono
state evidenziate carenze nella comunicazione
interna e suggerite modalità più capillari di informazione
in tutte le fasi dell'attività. Infine è emersa
la necessità di prevedere adeguate risorse dedicate
per ottimizzare il lavoro.
Sono stati raccolti 70 questionari su 95 distribuiti
(74%); dall’analisi si evince che lo studio non è stato
presentato a tutti i soggetti coinvolti prima dell'inizio
dell'attività. La maggior parte (93 %) dei rispondenti
non ritiene che per la realizzazione dell’ attività
di sorveglianza siano stati messi in atto cambiamenti
organizzativi; inoltre, il 56 % di coloro che
hanno risposto, pur non percependo l’avvio di progetti
di miglioramento a seguito dell’analisi dei risultati
di sorveglianza, parteciperebbe nuovamente
a uno studio analogo.
CONCLUSIONI: Coloro che parteciperebbero nuovamente
(76%), lo farebbero perché ritengono che
lo studio abbia favorito la sensibilizzazione del personale,
abbia determinato le condizioni per una
crescita professionale e favorito il confronto. Inoltre
sono state suggerite modalità più capillari di
comunicazione ed è stato manifestato interesse per
una diffusione dei risultati parziali in corso d’opera
a tutte le strutture coinvolte.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
S. Bronzin, M. Nobile, P. Navone, N.A. Buccino, F. Auxilia
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