Data di Pubblicazione:
2013
Citazione:
Presente e futuro della nutrizione tra genetica e ambiente / M. Giovannini, E. Verduci. ((Intervento presentato al 25. convegno Congresso Nazionale SIPPS tenutosi a Bari nel 2013.
Abstract:
Non vi è alcun dubbio che gli ultimi
decenni siano stati caratterizzati da
grandi conquiste sia nel versante
scientifico che in quello tecnologico
in generale. Anche il settore della
nutrizione ha beneficiato di questo
progresso. Si tratta, peraltro, di una
“evoluzione” e non di una “rivoluzione”:
rimangono saldi, infatti, i principi
fondamentali sui quali si basa la
Nutrizione. Il concetto di nutrizione
è ovviamente interdisciplinare e integrativo
di acquisizioni di origine
diversa che conducono ad applicazioni
pratiche di educazione alimentare
con la finalità di perseguire, attraverso
la risposta fisiologica, un
ottimo stato di salute e di benessere
nel singolo e nella popolazione.
L’alimentazione in età pediatrica ha
acquisito oggi notevole importanza
per le valenze non solo preventive
ma anche costitutive del futuro individuo.
Una particolare attenzione
va oggi ai modelli alimentari delle
prime epoche (e ancora più indietro
alla vita fetale stessa) in base all’ipotesi
del “programming” nutrizionale.
Esistono quindi periodi critici dello
sviluppo del bambino (dalla gravidanza
ai primi anni di vita) in cui l’intervento
nutrizionale può condizionare
la salute del futuro adulto. È responsabilità
del pediatra disegnare
il programma di volo del bambino,
secondo un percorso che ne garantisca
“un adulto sano”. I primi anni
di vita ed in particolare i primi 36
mesi sono fasi critiche della vita di
un organismo in cui gli alimenti da
proporre al bambino devono essere
scelti con speciale cura ed attenzione
perché possano rispondere in
maniera ottimale alle esigenze nutrizionali
e di sicurezza specifiche di
un organismo in crescita ed intrinsecamente
vulnerabile. E poi ancora:
l’evoluzione delle conoscenze sulla
nutrizione passa anche attraverso
l’impatto che negli anni più recenti
la genomica ha avuto e continua
ad avere sulla dinamica dei processi
metabolici, tanto che oggi è nota
come nutrigenomica. Per molto
tempo i nutrienti sono stati considerati
soltanto come fonte di energia
o come fattori nello sviluppo e nel
mantenimento della costituzione
corporea. Recentemente gli studi di
biologia molecolare hanno consentito
di evidenziare che i nutrienti, sia
direttamente che mediante attività
ormonali, sono in grado di influenzare
in modo significativo l’espressione
di geni. Inoltre variazioni nel
genoma sull’utilizzazione dei nutrienti
possono essere all’origine di
patologie legate all’alimentazione
quali obesità, diabete di tipo 2, tumori,
cardiovasculopatie. Le ricerche
tese ad analizzare l’influenza di
nutrienti sulla salute, attraverso la
nutrigenomica, trovano la loro base
in due osservazioni:
1. il regime alimentare modifica l’espressione
genica;
2. i processi metabolici dei nutrienti
possono variare ed in ultima analisi
condizionare lo stato di salute
in funzione del genotipo individuale.
I nutrienti possono provocare alterazioni
nell’espressione genica ed
anche influenzare, in maniera più
permanente, l’intero processo di riprogrammazione
del genoma, che
può essere modificato in assenza di
cambiamenti strutturali, ma attraverso
modifiche della espressione
del genoma, ovvero anche tramite
meccanismi epigenetici. L’epigenetica
(ovvero quella branca di scienza
che studia gli adattamenti ambientali
a fronte del background genetico)
si sta attivamente occupando
degli aspetti di programming nutrizionale.
In conclusione l’evoluzione delle acquisizioni
e dei concetti sull’alimentazione
e sulla nutrizione umana,
verificatasi soprattutto in seguito
alle numerose e approfondite ricerche
svolte nel corso degli ultimi anni
porta quindi la Nutrizione ad assumere
un ruolo di primo pian
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
M. Giovannini, E. Verduci
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