Allo-trapianto di mesoangioblasti da donatore hla-identico per la terapia cellulare della distrofia muscolare di Duchenne
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Data di Pubblicazione:
2013
Citazione:
Allo-trapianto di mesoangioblasti da donatore hla-identico per la terapia cellulare della distrofia muscolare di Duchenne / G. Cossu, S. Napolitano, M.P. Cicalese, S. Previtali, M. Venturini, S. Politi, R. Fiori, F.S. Tedesco, M. Noviello, A. Tettamanti, F. Nicastro, C. Godi, S. Marktel, M.G. Natali Sora, M. Scarlato, F. Ciotti, S. Giuliani, R. Tonlorenzi, C. Bonini Chiara, Y. Torrente, F. Ciceri. ((Intervento presentato al 17. convegno Convention Scientifica Fondazione Telethon tenutosi a Riva del Garda, TN nel 2013.
Abstract:
Uno studio mono-centrico, sequenziale, non randomizzato, “openlabel”
di fase I-II di terapia cellulare basato sul trapianto intra-arterioso
di mesoangioblasti allogenici da un familiare HLA-identico é in
corso in cinque pazienti affetti da Distrofia Muscolare di Duchenne,
in regime di immuno-soppressione con Tacronimus.
Il protocollo prevede quattro infusioni consecutive (ad intervallo bimensile)
a dosi crescenti di cellule.
L’obiettivo primario dello studio é la sicurezza per cui gli eventi avversi
sono monitorati. Al tempo stesso viene studiato un possible
effetto dell’infusione nel modificare la forza muscolare.
I mesoangioblasti sono progenitori associati ai vasi sanguigni che
possono essere espansi in vitro e hanno mostrato efficiacia nel migliorare
la struttura e la funzione del muscolo distrofico in modelli
murini e canini.
Le cellule umane sono state caratterizzate ed espanse come prodotto
medicinale in condizioni GMP presso MolMed, Milano.
Studi di tossicologia, condotti da Accelera, Nerviano, hanno mostrato
l’assenza di effetti tossici acuti o cronici. Infine, abbiamo preliminarmente
condotto uno studio osservazionale (DMD01) della durata
di un anno in una coorte di 28 pazienti Duchenne, misurando la loro
forza muscolare a distanza di tre mesi (Lerario et al. BMC Neurology
2012): 5 di questi pazienti sono risultati elegibili per il trapianto
a causa di un fratello HLA-identico.
I risultati dei primi tre pazienti hanno mostrato una stabilizzazione
della motilità e della forza contrattile che invece stavano deteriorando
rapidamente in due dei tre pazienti. Il terzo paziente aveva già
perso la deambulazione 6 mesi prima di iniziare il trial. Inoltre abbiamo
trovato DNA del donatore (fino al 0.7%) in due pazienti e distrofina
del donatore in un paziente per analisi per Western Blot
analysis. Questo paziente non ha linfociti T reattivi contro le cellule
del donatore. Due ulteriori pazienti iniziano il tapianto nel Novembre
2012 e i risultati saranno disponibili verso la fine del 2013.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
G. Cossu, S. Napolitano, M.P. Cicalese, S. Previtali, M. Venturini, S. Politi, R. Fiori, F.S. Tedesco, M. Noviello, A. Tettamanti, F. Nicastro, C. Godi, S. Marktel, M.G. Natali Sora, M. Scarlato, F. Ciotti, S. Giuliani, R. Tonlorenzi, C. Bonini Chiara, Y. Torrente, F. Ciceri
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