Effetto della atorvastatina sulle proprietà funzionali delle arterie dell’avambraccio in pazienti ipercolesterolemici
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Data di Pubblicazione:
2001
Citazione:
Effetto della atorvastatina sulle proprietà funzionali delle arterie dell’avambraccio in pazienti ipercolesterolemici / L. Pustina, M. Amato, C.R. Sirtori, E. Tremoli, D. Baldassarre. ((Intervento presentato al 15. convegno CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELL’ARTERIOSCLEROSI tenutosi a Roma nel 2001.
Abstract:
Studi sulla funzionalità vascolare effettuati in pazienti non aterosclerotici ma dislipidemici, diabetici, o ipertesi, indicano che un adeguato trattamento farmacologico può migliorare le proprietà funzionali e l’emodinamica delle grandi arterie. Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare se un trattamento ipocolesterolemizzante con atorvastatina (10 mg/die; per sei mesi), fosse in grado di migliorare le caratteristiche di flusso e di compliance arteriosa delle arterie dell’avambraccio in un gruppo di pazienti ipercolesterolemici asintomatici. La funzionalità delle arterie dell’avambraccio è stata valutata sia a livello basale, che dopo somministrazione di vasodilatatori endotelio-dipendenti (infusione diretta intra-arteriosa di acetilcolina), o endotelio-indipendenti (somministrazione sublinguale di nitroglicerina). La terapia con atorvastatina ha indotto una riduzione significativa dei livelli plasmatici di colesterolo totale (-19%), di colesterolo LDL (-25.8%), di trigliceridi (-23.5%) e di ApoB (-18.6%) ed ha aumentato del 10.8% i livelli di colesterolo HDL. Il trattamento non ha invece avuto alcun effetto sull’indice di massa corporea sulla pressione arteriosa o sulla frequenza cardiaca. Per quanto riguarda le variabili emodinamiche di flusso non è stata osservata alcuna variazione significativa indotta dal trattamento farmacologico. L’atorvastatina non ha influenzato, infatti, né i livelli di flusso a riposo né le resistenze vascolari basali e tanto meno le corrispondenti variabili post-ischemiche come il flusso durante iperemia o le resistenze minime. Anche per quanto riguarda le variabili di compliance arteriosa dell’avambraccio, non è stato rilevato alcun effetto del trattamento ipocolesterolemizzante. Non sono state osservate infatti variazioni di compliance arteriosa basale o post ischemica, né variazioni nel tempo necessario per raggiungere il picco, nel tempo di mantenimento del picco, nel tempo di discesa o nell’area sotto la curva di variazione di compliance arteriosa post-ischemica. Anche le variazioni di compliance arteriosa indotte da GTN o da ACh non erano influenzate significativamente dal trattamento ipocolesterolemizzante. Infatti, sebbene la somministrazione di questi vasodilatatori abbia indotto un significativo aumento della compliance arteriosa dell’avambraccio a tutti i tempi osservati, non sono osservate differenze né nel valore assoluto né nella variazione percentuale tra basale, terzo e sesto mese di trattamento con atorvastatina. I dati emersi da questo studio suggeriscono che un trattamento ipocolesterolemizzante a breve termine con 10 mg/die di atorvastatina, sebbene in grado di migliorare significativamente il profilo lipidico, non è in grado di modificare le proprietà funzionali delle grandi arterie di pazienti con leggera o moderata ipercolesterolemia primaria.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
L. Pustina, M. Amato, C.R. Sirtori, E. Tremoli, D. Baldassarre
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