Data di Pubblicazione:
2012
Citazione:
Metalli e prodotti cosmetici: tracce inevitabili e rischio accettabile / M. Marinovich, M.S. Boraso, C.L. Galli. ((Intervento presentato al 16. convegno La tossicologia nell’era della globalizzazione: sicurezza d’uso e nuovi mercati tenutosi a Giardini Naxos nel 2012.
Abstract:
Nella caratterizzazione del rischio bisogna prendere in considerazione due componenti: la tossicità intrinseca della sostanza e l’entità dell’esposizione.
Nel caso dell’esposizione a sostanze potenzialmente tossiche contenute in prodotti cosmetici, gli aspetti da valutare sono quelli relativi a una tossicità locale di tipo cutaneo (dovuti quindi ad un effetto acuto di tipo irritativo o sensibilizzante sul sito di applicazione, per esempio palpebre nel caso degli ombretti, o labbra per il rossetto), o quelli sistemici verificabili anche in tempi successivi all’applicazione, dovuti all’assorbimento della sostanza e alla sua distribuzione, attraverso il sangue, a tutto l’organismo.
Per ogni elemento contaminante, quali i metalli ritrovabili come tracce all’interno dei prodotti cosmetici, devono essere presi in considerazione la tossicità intrinseca, riscontrata a qualsiasi dose in modelli animali o cellulari, gli effetti cutanei correlati alla dose, la dose assorbita e la relazione fra quest’ultima ed eventuali effetti osservati sperimentalmente o su popolazione, cercando di identificare dei livelli di sicurezza d’uso.
In questo esercizio l’approccio verrà fatto a ritroso: si cercherà di stabilire se le trace tecnologicamente inevitabili di alcuni metalli (pimbo, cromo, arsenico, cadmio) all’interno degli ingredienti cosmetici e conseguentemente dei prodotti finite, presentano un rischio per la salute dei consumatori in diversi scenari di esposizione.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
M. Marinovich, M.S. Boraso, C.L. Galli
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