Il rapporto fra traduttore e pubblico: il caso delle Préfaces di Charles Vion Dalibray
Contributo in Atti di convegno
Data di Pubblicazione:
2011
Citazione:
Il rapporto fra traduttore e pubblico: il caso delle Préfaces di Charles Vion Dalibray / D. Mauri - In: Mecenati, artisti e pubblico nel Rinascimento : Atti del 21. convegno internazionale (Pienza/Chianciano 20/23 luglio 2009) / [a cura di] L. Secchi Tarugi. - Firenze : Franco Cesati Editore, 2011 Jul. - ISBN 978-88-7667-417-4. - pp. 455-466 (( Intervento presentato al 21. convegno Mecenati, artisti e pubblico nel Rinascimento tenutosi a Pienza-Chianciano Terme nel 2009.
Abstract:
Charles Vion Dalibray, poeta e traduttore vissuto nei primi decenni del XVII secolo, è ben noto per aver tradotto alcune opere teatrali italiane: L'"Aminta" e "Il Torrismondo" di Torquato Tasso e "Le Pompe funebri overo Aminta e Clori" del filosofo Cesare Cremonini. In questo studio analizzo le prefazioni di Dalibray, assai interessanti perché si soffermano sull'importanza della figura del traduttore e sulle modalità di approccio che questo autore ha adottato nelle sue versioni dall'italiano. Tali prefazioni svelano come questo traduttore abbia assunto un atteggiamento di libertà, ma nel contempo di rispetto, nei confronti degli originali e sottolineano l'importanza che Dalibray attribuisce al suo rapporto con il pubblico francese che è anch'esso libero di giudicare l'oprato del traduttore, ma che nel contempo deve imparare ad attribuire la giusta importanza al ruolo di quest'ultimo, spesso sottovalutato, ma fondamentale, invece, nella trasmissione della cultura in particolare tra Italia e Francia.
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Keywords:
Traduzione ; prefazioni ; rapporto con il pubblico ; trasmissione della cultura.
Elenco autori:
D. Mauri
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Titolo del libro:
Mecenati, artisti e pubblico nel Rinascimento : Atti del 21. convegno internazionale (Pienza/Chianciano 20/23 luglio 2009)