Il diritto di whistleblowing come impegno sociale: tra generazioni di diritti e tecniche di tutela

Il presente contributo intende offrire una lettura del diritto di whistleblowing in chiave di capability, ovvero come diritto capacitante del senso civico della persona, della sua capacità trasformativa del mercato e dell’ambiente sociale in cui vive, attraverso l’esercizio critico della libertà di espressione, sancita dall’art. 10 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo, dall’art. 11 della CDFUE e dall’art. 21 Cost. Dopo avere inquadrato l’istituto nella cornice teorica della libertà come impegno sociale, il contributo si soffermerà su alcune questioni interpretative della Dir. 2019/1937/UE, per come recepita nel d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24. Lontana dall’essere un mero esercizio filosofico, invero, la razionalizzazione del diritto di whistleblowing in un’ottica di capability si collega all’obiettivo di dare risposta ad alcuni profili problematici di una figura normativa complessa, destinati ad emergere nel prosieguo dello scritto, sviluppando al contempo una più ampia riflessione sulla evoluzione delle tecniche di tutela giuslavoristiche difronte alla crisi di effettività delle categorie e delle istituzioni fondative della materia.