Valutazione dell’attività ACE-inibitoria di proteine vegetali : messa a punto di un metodo in cromatografia liquida
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Data di Pubblicazione:
2010
Citazione:
Valutazione dell’attività ACE-inibitoria di proteine vegetali : messa a punto di un metodo in cromatografia liquida / G. Boschin, E. Sirtori, G. Scigliuolo, D. Resta, A. Arnoldi. ((Intervento presentato al 8. convegno Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti tenutosi a Marsala nel 2010.
Abstract:
Le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei Paesi industrializzati. Per combattere tali patologie possono essere pianificate strategie preventive che tengono conto dei maggiori fattori di rischio, quali ipercolesterolemia e ipertensione. Questi fattori sono legati in parte allo stile di vita, comprese le abitudini alimentari, e possono quindi essere influenzati da opportuni interventi dietetici.
Molti studi condotti negli ultimi anni si sono focalizzati su peptidi ad azione antiipertensiva, ottenuti da differenti proteine vegetali e animali [1,2]. Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato come questi peptidi svolgano un’azione diretta sull’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), l’enzima chiave nella regolazione dei livelli pressori nell’organismo umano. Essi si legano a livello del sito attivo dell’enzima e competono in modo diretto con l’angiotensina I esplicando un’azione inibitoria.
I peptidi ACE-inibitori, come parte integrante di un alimento nutraceutico, hanno un interesse funzionale nel mantenimento di un buono stato di salute: essi non solo conferiscono un valore aggiunto all’alimento in cui sono presenti, ma esplicano anche un effetto fisiologico nell’organismo umano [3].
La valutazione dell’attività ACE-inibitoria di peptidi potenzialmente bioattivi viene effettuata, principalmente, mediante tecniche spettrofotometriche basate sull’utilizzo del tripeptide modello hippuryl-histidyl-leucine (HHL) [4]. Essendo la tecnica spettrofotometrica affetta da problemi di bassa specificità e sensibilità, è necessario sviluppare metodi più accurati per una determinazione quantitativa del grado di inibizione dell’enzima ACE. Questo è soprattutto importante quando si testano peptidi o miscele peptidiche ottenute da fonti alimentari, che possono contenere degli interferenti.
Scopo del lavoro è stato quindi quello di sviluppare un metodo in cromatografia liquida per la valutazione quantitativa dell’attività ACE-inibitoria. Sono state inizialmente ottimizzate le diverse variabili del saggio quali tampone di reazione, tempo e temperatura della reazione enzimatica, concentrazione del substrato e dell’enzima, che influenzano il saggio stesso. Quindi sono state messe a punto le condizioni cromatografiche dell’analisi sia in HPLC con rivelatore DAD, sia in nano-HPLC interfacciato con uno spettrometro di massa a trappola ionica.
Il metodo è stato validato utilizzando molecole note per la loro attività ACE-inibitoria, in particolare i farmaci captopril, enalapril, lisinopril, e i tripeptidi IPP e VPP. In seguito sono state analizzate miscele peptidiche provenienti dalla digestione enzimatica di differenti proteine vegetali.
1. V. VERMEIRSSEN, J. VAN CAMP, K. DECROOS, ET AL. J. DAIRY SCI. 86, 429-438 (2003).
2. E. ROTIMI J. AOAC International 91, 947-956 (2008).
3. H. FUJITA, K. YOKOYAMA, M. YOSHIKAWA, ET AL. J. Food Sci. 65, 564-569 (2000).
4. D.W. CUSHMAN, H.S. CHEUNG Bio. Pharm. 20, 1637-1648 (1971).
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
G. Boschin, E. Sirtori, G. Scigliuolo, D. Resta, A. Arnoldi
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