Corpi migranti al lavoro : Forme di sfruttamento e processi di (in)visibilizzazione dalle campagne siciliane alle piattaforme digitali

Il contributo intende analizzare le condizioni di vita di lavoratori e lavoratrici migranti all’interno di due distinti mercati del lavoro e differenti contesti geografici che, pur mantenendo le rispettive peculiarità, presentano forme, talvolta particolarmente estreme, di sfruttamento: il lavoro agricolo nelle serre del ragusano e il food delivery a Milano. L’articolo si inserisce all’interno del dibattito scientifico sulle forme di subordinazione e sfruttamento imposte dal capitalismo neoliberista e, prendendo le mosse da una visione che cerca di superare una lettura esclusivamente economica di questi processi, esplora tre direttrici analitiche tra loro strettamente connesse: i) le modalità di reclutamento della forza lavoro migrante nei due settori e territori presi in esame; ii) le forme di invisibilizzazione, materiale e simbolica, agite e/o subite dai lavoratori/trici coinvolti/e; iii) il rapporto tra lavoro e salute, ossia gli effetti psico-fisici sui corpi migranti in corrispondenza di condizioni di impiego e di vita spesso estremamente precarie.