Data di Pubblicazione:
2023
Citazione:
Storie di sodalizi e collaborazioni tra interprete e compositori: il caso di Sigfried Palm / M. Russo. ((Intervento presentato al 20. convegno Convegno Internazionale di Analisi e Teoria Musicale tenutosi a Salerno nel 2023.
Abstract:
Il ruolo rivestito dal virtuoso Siegfried Palm (1927-2005) è cruciale per lo sviluppo della Nuova Musica per violoncello scritta (in particolar modo) tra gli anni ’60 e ’70: si analizzeranno, quindi, le collaborazioni tra l’interprete e tre compositori che hanno scritto per lui: B. A. Zimmermann, K. Penderecki e G. Ligeti.
Palm diventa il violoncellista prediletto di Zimmermann quando riesce nell’impresa di suonare il suo Canto di Speranza (1957), giudicato fino a quel momento ineseguibile dagli altri esecutori interpellati a riguardo. È grazie a questo sodalizio che nel 1960 nasce la Sonata per Violoncello, lavoro tanto complesso da indurre la casa editrice Schott a non pubblicarlo (sarà edito poi da Modern), ma, di nuovo, eseguito con successo dal virtuoso.
È proprio ascoltandolo in una delle sue interpretazioni della Sonata di Zimmermann, che, nel ’63, Penderecki conosce Palm e afferma: «Ora so esattamente come scrivere per il violoncello» [Schmidt 2005], iniziando così ad immaginare quella che sarà la Sonata per violoncello e orchestra del 1964, eseguita per la prima volta dal nostro interprete. È notevole la quantità di Concerti solistici scritti per Palm, in un periodo di particolare difficoltà per il genere.
Dalla collaborazione con Penderecki nascerà anche il celebre Capriccio per Siegfried Palm del ’68, lavoro con un’inusuale dedica nel titolo, come se l’interprete stesso fosse lo strumento musicale, prima ancora del violoncello.
Per concludere, si propone uno studio sull’esecuzione del Concerto per violoncello (1966) di Ligeti ad opera di Palm. Il lavoro, dedicato al violoncellista, è stato definito come una sorta di anti-Concerto [Pugliaro in Restagno 1985], in quanto lo strumento solista è inserito armonicamente nel tessuto orchestrale, emancipandosi da esso solo di rado e per brevi interventi. Palm rende cruciali tali passaggi, facendo emergere quello che si potrebbe definire, sulla falsariga della più nota micropolifonia, un “micro-concertismo” ligetiano.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
M. Russo
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