Data di Pubblicazione:
2009
Citazione:
Cobalto e neurotossicità: una lezione dalle artroprotesi d’anca / M.C. Rizzetti, P. Liberini, S. Catalani, P. Apostoli, M. Marinovich, A. Padovani. ((Intervento presentato al 15. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia tenutosi a Verona nel 2009.
Abstract:
A Settembre 2007 una donna di 58 anni è stata ricoverata presso il Reparto di Neurologia degli Spedali Civili di Brescia per la valutazione di ipovisus e ipoacusia; la paziente lamentava calo del visus e ipoacusia da Luglio 2007. In anamnesi erano presenti: diabete mellito, ipertensione arteriosa con retinopatia, ipotiroidismo dovuto a tiroidite autoimmune. La paziente era stata inoltre sottoposta ad intervento di posizionamento di artroprotesi di anca sinistra, revisionata 5 anni dopo a causa della rottura della testa protesica in ceramica; durante l’intervento di revisione è stata posizionata una testa in lega cromo-cobalto mentre lo stelo e l’acetabolo in titanio sono stati lasciati in sede in quanto integri.
Al momento del ricovero si rilevavano deficit bilaterale del II e del VIII nervo cranico e lievi disturbi sensitivo-motori distali agli arti. Mediante un’ampia serie di esami strumentali è stata inizialmente posta diagnosi di multineuropatia assonale periferica. Indagini laboratoristiche atte ad escludere malattie infettive, neoplastiche, metaboliche e immunologiche sono risultate negative, con l’eccezione di un lieve incremento dei marker infiammatori. Ipotizzando una vasculite immuno-mediata la paziente è stata dimessa con l’indicazione a terapia con prednisone, che dopo una fase iniziale di beneficio è risultata inefficace.
A Dicembre 2007 la paziente è stata nuovamente ricoverata poichè completamente cieca, gravemente ipoacusica e confinata sulla sedia a rotelle a causa di ipostenia severa agli arti inferiori. Dagli esami condotti non è emerso nessun dato patologico quindi la paziente è stata segnalata al Servizio di Tossicologia del nostro Ospedale per valutare una possibile genesi tossica dei distrubi neurologici. Inaspettatamente sono emerse concentrazioni di cobalto e cromo nel siero, nelle urine e nel liquor cefalorachidiano 100 volte più elevate rispetto ai valori di riferimento. Analizzando le concentrazioni relative dei metalli e prendendo in considerazione la storia ortopedica della paziente, è stata ipotizzata una intossicazione da cobalto-cromo causata dai detriti derivanti dalla corrosione dell’artroprotesi di anca, sebbene le radiografie effettuate non evidenziassero segni di mobilizzazione protesica e la paziente non avesse mai lamentato algie locali. La paziente è stata quindi sottoposta a vari cicli di terapia chelante con EDTA, ai quali sono corrisposti minimi miglioramenti neurologici in contrapposizione a significative diminuzioni delle concentrazioni dei metalli. La protesi d’anca è stata rimossa ad Aprile 2008 con evidenza intraoperatoria di metallosi massiva nei tessuti periprotesici, dato confermato dall’analisi istologica. Nelle settimane successive le concentrazioni dei metalli hanno iniziato a diminuire gradualmente confermando l’ipotesi di intossicazione endogena da cobalto-cromo. Sebbene all’ultimo controllo le concentrazioni fossero ancora molto oltre i valori limite, il quadro neurologico è risultato migliorato con la quasi completa normalizzazione dell’udito e della funzione motoria mentre la vista ha avuto miglioramenti meno evidenti.
Nonostante sia noto come l’esposizione al cobalto possa determinare effetti biologici avversi, la rilevanza clinica è piuttosto controversa poichè il ruolo del cobalto o delle leghe cromo-cobalto sui tessuti e organi umani non è ancora stato chiarito. In effetti, accanto al ben noto effetto dell’intossicazione esogena da cobalto nella genesi di disturbi tiroidei, cardiaci e respiratori (questi ultimi non rilevati nella nostra paziente), gli effetti tossici sul sistema nervoso centrale (atrofia ottica, sordità neurosensoriale e parestesie agli arti) sono stati descritti raramente. I case report presenti in let
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
M.C. Rizzetti, P. Liberini, S. Catalani, P. Apostoli, M. Marinovich, A. Padovani
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