Data di Pubblicazione:
2023
Citazione:
CLAUSOLE SULL¿INVALIDITÀ CONTRATTUALE / P. Bussi ; tutor: G. Villa ; coordinatore: G. Ludovico. Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto, 2023 Jul 18. 35. ciclo, Anno Accademico 2022.
Abstract:
La tesi nasce dalla constatazione che la contrattualistica internazionale adotta frequentemente clausole sull’invalidità contrattuale: clausole di rinuncia all’azione di annullamento e clausole di scindibilità o inscindibilità (severability e inseverability clauses). Il lavoro analizza la validità di tali patti in diritto italiano, congiuntamente ad alcuni profili ulteriori. Il primo capitolo è dedicato allo studio dell’origine di queste pattuizioni: contratti internazionali tailormade e contratti standard, destinati a regolare una pluralità di rapporti in serie. I primi sono caratterizzati dal bisogno di stabilità del vincolo negoziale, che porta i contraenti a escludere i rimedi ablativi. Si spiega, dunque, la previsione di clausole che escludono l’azione di annullamento del contratto. Nei contratti standard, invece, il predisponente avverte la necessità di contrattare a condizioni uniformi, per abbattere i costi di transazione. Per farlo, è necessario ridurre le interferenze della legge applicabile. L’adozione di patti che predeterminano l’incidenza sul resto dell’accordo dell’eventuale nullità di una clausola è funzionale a questo scopo. Il secondo capitolo analizza la clausola di rinuncia all’azione di annullamento. Si esaminano i principali ostacoli alla sua validità: il divieto di rinuncia all’eccezione di annullabilità ex art. 1462 c.c. e l’impossibilità ex art. 1444 c.c. di operare una convalida preventiva. Si conclude che tali obiezioni valgono per la rinuncia all’eccezione di annullabilità, ma non per la rinuncia all’azione di annullamento. Successivamente, si individuano alcuni indici favorevoli alla rinunciabilità dell’azione di annullamento per errore, come la possibilità di escludere convenzionalmente la garanzia per mancanza di qualità della cosa compravenduta. Da ultimo, si ravvisa un limite di validità nel giudizio di meritevolezza ex art. 1322, comma 2, c.c., che porta alla nullità dei patti di rinuncia all’azione di annullamento per dolo, violenza, incapacità naturale, legale e, in alcuni casi, per conflitto di interessi. Inoltre, la clausola non è ammissibile nel contesto dei contratti con i consumatori. Il terzo capitolo è dedicato ai patti sulla nullità parziale: severability e inseverability clauses. Si dimostra che essi sono nulli per contrasto con la norma imperativa dell’art. 1419 c.c. Tuttavia, queste clausole devono essere valorizzate nel giudizio ex art. 1419, comma 1, c.c., per comprendere se la pattuizione nulla, contenuta nel medesimo accordo, sia essenziale. Successivamente, si analizzano gli eventuali meccanismi
di adeguamento automatico o rinegoziazione previsti dai contraenti. Da ultimo, ci si sofferma sull’influenza che queste clausole esercitano nel contesto di un eventuale giudizio circa la natura determinante del dolo o la gravità dell’inadempimento ex art. 1455 c.c. Si conclude che le clausole di scindibilità e inscindibilità aggravano o alleviano l’onere della prova di cui sono onerati il creditore che agisca in risoluzione o la vittima dell’inganno della controparte. Si esamina poi l’interferenza tra i patti sulla nullità parziale e le clausole che attribuiscano a una pattuizione del contratto un’importanza opposta a quella discendente dalla severability o inseverability clause, come le clausole risolutive espresse o i patti di
irresolubilità.
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Keywords:
clausole; invalidità; contratto; severability; sole remedy; exclusive remedy; rinuncia; annullamento
Elenco autori:
P. Bussi
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