“Lavoro che mi sta a cuore, perché va in piazza” : Arte pubblica e concorsi a Milano negli anni trenta del Novecento
Capitolo
Data di Pubblicazione:
2014
Citazione:
“Lavoro che mi sta a cuore, perché va in piazza” : Arte pubblica e concorsi a Milano negli anni trenta del Novecento / S.G. Bignami (ETEROTOPIE). - In: Gli anni trenta a Milano : Tra architetture, immagini e opere d'arte / [a cura di] S. Bignami, P. Rusconi. - Milano : Mimesis, 2014. - ISBN 9788857516141. - pp. 9-28
Abstract:
Negli anni tra le due guerre, a monte di ogni intervento nello spazio pubblico, quando non era l’architetto incaricato a scegliere l’artista o gli artisti che dovevano intervenire nell’ambito del suo progetto, veniva di norma indetto un concorso; salvo eccezioni (come nel caso delle statue del Foro Mussolini a Roma), per parteciparvi era necessario essere iscritti ai Sindacati Belle Arti, di solito da almeno tre mesi prima della pubblicazione del bando.
Gli artisti impegnati nei concorsi e nelle “imprese pubbliche” erano di frequente i medesimi che esponevano alle mostre più importanti, contribuendo pertanto al rinnovamento del linguaggio pittorico e plastico in Italia.
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Elenco autori:
S.G. Bignami
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Titolo del libro:
Gli anni trenta a Milano : Tra architetture, immagini e opere d'arte