"Servando morta anchor quella vergogna" : La castità esemplare nel "De mulieribus admirandis" di Antonio Cornazano
Articolo
Data di Pubblicazione:
2021
Citazione:
"Servando morta anchor quella vergogna" : La castità esemplare nel "De mulieribus admirandis" di Antonio Cornazano / S. Carapezza. - In: ITALICA. - ISSN 0021-3020. - 98:4(2021), pp. 770-787.
Abstract:
Il saggio riguarda l’inedito poemetto in terzine di Antonio Cornazano, De mulieribus admirandis (1467-68), in cui sono presentati ventotto profili di donne illustri per bellezza o per pudicizia. Ci si sofferma su questa seconda categoria, ponendo in rilievo come il modello dominante sia quello della donna che muore per difendere il proprio onore. Fa eccezione il caso di Chiomara, trasmesso da molteplici fonti. Rispetta il paradigma invece la vicenda di Idalia, ambientata durante la guerra di Francesco Sforza nelle Marche. Insieme con la regina di Inghilterra, Idalia è l’unica donna contemporanea dell’opera. La sua morte nel fiume è accostata a quella della celebre contadina di Gazuolo (narrata da Castiglione e Bandello). Avvicinandosi al presente, si definisce come esemplare il caso dell’onore servato a costo della morte, piuttosto che quello di Chiomara, sposa che sopravvive alla violenza e fa la sua vendetta.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Antonio Cornazano; donne illustri; Quattrocento; virtù femminile; onore; Bianca Maria Visconti; letteratura didattica
Elenco autori:
S. Carapezza
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