Le api come sentinelle ambientali: esperienza del distretto veterinario Ovest milanese della ATS città metropolitana di Milano
Abstract
Data di Pubblicazione:
2021
Citazione:
Le api come sentinelle ambientali: esperienza del distretto veterinario Ovest milanese della ATS città metropolitana di Milano / B. Tovagliari, G. Moroni, V. Gianelle, M. Consonni, M. Tesauro - In: La sanità pubblica nel post COVID : occasioni di rilancio per una prevenzione integrata / Società italiana di Igiene. - Prima edizione. - [s.l] : Società italiana di Igiene, 2021. - ISBN 9788894263848. (( Intervento presentato al 54. convegno La sanità pubblica nel post COVID : occasioni di rilanzio per una prevenzione integrata tenutosi a Lecce nel 2021.
Abstract:
Da secoli le api, in particolare Apis mellifera L, sono allevate per ottenere miele, polline, pappa reale e propoli.
Le api possono essere considerate sentinelle ambientali, come indicatori diretti (dal dato di mortalità) e indiretti,
analizzando i residui di pesticidi, metalli pesanti e antibiotici presenti sul corpo dell’ape stessa e nei prodotti.
Gli obiettivi del lavoro sono 1) raccogliere i dati analitici sul miele per la ricerca dei residui dal 2011 al 2020, nei
territori dei Distretti Ovest Milanese (zona agricola e zootecnica) e Rho-Nord Milano (zona industriale, con tratti
autostradali) della ATS Città Metropolitana di Milano; 2) indagare le possibili sorgenti dei contaminanti riscontrati
nel miele.
I rapporti di prova sono stati ricercati sul portale NSIS, a cui è seguita la verifica degli esiti cartacei negli archivi
ATS per i parametri: Pb, Cd, Cr, Hg, tetracicline e altri antibiotici, fitofarmaci. È stato consultato il database INEMAR,
(INventario EMissioni ARia) di ARPA Lombardia per stimare le emissioni in aria di diversi inquinanti derivanti dalle
attività antropiche.
Sono stati ottenuti 49 rapporti di prova, 29 nella zona agricola e 20 nella zona industriale, individuando tre superamenti
dei limiti: una per le tetracicline a Cisliano nel 2011 (514,5 vs 5 µg/kg) e due per il piombo a Settimo
Milanese e Senago (0,57 vs 0,10 mg/kg). Ulteriori indagini a Senago e nelle zone limitrofe hanno portato ad esiti
discordanti con alcuni campioni non contaminati da piombo e altri con alti valori del metallo.
Da Google Earth, è stato possibile individuare l’ubicazione degli apiari campionati, in vicinanza di tre strade di
intenso traffico. Per il Pb, INEMAR ha evidenziato le principali fonti emissive nella combustione industriale e nel
trasporto su strada. Per Senago, il 78% del piombo immesso in atmosfera deriva dal trasporto su strada (Figura 1).
Il superamento per le tetracicline potrebbe dipendere dal loro uso illegale contro la peste americana, per cui la
bruciatura dell’arnia è l’unico intervento consentito in Italia. Trattandosi di un rimedio radicale, gli apicoltori spesso
hanno optato per trattamenti fraudolenti con antibiotici, i cui residui sono rilevabili anche a distanza di anni.
Il posizionamento delle arnie rispetto alle strade risulta importante per garantire un prodotto salubre, e, sebbene
ATS non possa imporre il luogo, potrebbe essere utile favorire il dialogo con i produttori per individuare aree più
protette.
Il Pb potrebbe derivare anche dalle vernici utilizzate per impermeabilizzare l’esterno delle arnie, sebbene il processo
di eliminazione del piombo sia iniziato in Italia con la legge 706/61, lasciando spazio a deroghe.
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Keywords:
Api; Sentinelle ambientali; inquinamento atmosferico
Elenco autori:
B. Tovagliari, G. Moroni, V. Gianelle, M. Consonni, M. Tesauro
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Titolo del libro:
La sanità pubblica nel post COVID : occasioni di rilancio per una prevenzione integrata