Se si fosse fermato all’art. 11, con un bel rinvio al diritto europeo, alla normativa sovranazionale e alla discrezionalità delle PA, il nuovo Codice sarebbe stato una vera e propria rivoluzione. E anche se non è stato così - e realisticamente è ovvio che non avrebbe potuto essere così anche per ragioni tecnico-giuridiche - l’inserimento di una parte così estesa sui principi è un grande risultato per chi crede che la normativa sulle gare e sui contratti pubblici debba creare un sistema orientato alla realizzazione di obiettivi di valore pubblico, senza che ci si possa accontentare del (sia pur doveroso) rispetto delle regole procedurali.
Sede dell’iniziativa:
Rivista Ingenio
Periodo di svolgimento dell’iniziativa:
(dicembre 28, 2022 - )