Il progetto affronterà come tematica prevalente il miglioramento e innovazione nella gestione delle vite (focus area 2A) con particolare riferimento al mantenimento della produttività e della qualità dei vigneti, attraverso azioni sostenibili e con particolare attenzione alla conservazione delle risorse naturali.
L’obbiettivo è di diffondere nel settore vitivinicolo pratiche agronomiche innovative in grado di aumentare la resilienza del vigneto nei confronti dei fenomeni metereologici estremi, come gelate tardive, grandine, ondate di calore, siccità prolungata, eventi sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici in corso.
Come detto i cambiamenti climatici in atto hanno manifestazioni particolarmente differenziate ma tutte con risvolti negativi sulle performance produttive e qualitative della vite. Questo non permette di individuarne come risolutiva un’unica pratica colturale, ma è necessario avere un ventaglio di risposte che possano adattarsi alle differenti esigenze e situazione che concorrono a realizzare il complesso sistema vitivinicolo lombardo. Queste pratiche, finora applicate quasi esclusivamente a livello sperimentale, individuate tra le più interessanti anche perché, grazie alla loro multifunzionalità possono rispondere a più esigenze permettono di raggiungere standard qualitativi e produttivi ottimali delle uve, nonostante un clima odierno sempre più variabile. In particolare, attraverso azioni coordinate di informazione e dimostrazione, si vogliono veicolare le strategie di adattamento più innovative e sostenibili da un punto di vista ambientale ed economico. In specifico le azioni di diffusione e di dimostrazione previste dal progetto RESIL-VINE riguarderanno le seguenti pratiche:
• Tecniche d’irrigazione di precisione attuate attraverso impianti realizzati per una distribuzione delle acque irrigue a rateo variabile e utilizzati con l’ausili di SSD (Sistemi di Supporto delle Decisioni) a cui si accompagnerà l’uso degli impianti irrigui per una difesa della coltura dalle gelate tardive con un approccio
multifunzionale dell’irrigazione del vigneto.
• Utilizzo di reti antigrandine con disposizione a “grembiule”, caratterizzata da bassi costi di installazione e facilità di gestione nell’arco della stagione.
• Scelta del portinnesto più idoneo.
• Gestione della chioma che determina il microclima della pianta. Per questo saranno realizzate attività dimostrative su questa tematica mettendo in relazione come le diverse pratiche modifichino in modo sostanziale il microclima con importanti effetti sulla qualità delle produzioni.