A SURVEY ON ENVIRONMENTAL POLLUTANTS, DRUG AND METAL RESIDUES IN DIFFERENT FOODS OF ANIMAL ORIGIN AND THE RELATED RISK.
Tesi di Dottorato
Data di Pubblicazione:
2020
Citazione:
A SURVEY ON ENVIRONMENTAL POLLUTANTS, DRUG AND METAL RESIDUES IN DIFFERENT FOODS OF ANIMAL ORIGIN AND THE RELATED RISK / F. Ceriani ; tutor: F. Arioli ; coordinatore: V. Grieco. DIPARTIMENTO DI SCIENZE VETERINARIE PER LA SALUTE, LA PRODUZIONE ANIMALE E LA SICUREZZA ALIMENTARE, 2020 Feb 05. 32. ciclo, Anno Accademico 2019. [10.13130/ceriani-federica_phd2020-02-05].
Abstract:
La presenza di residui chimici negli alimenti, costituiti sia da composti farmaceutici che da contaminati ambientali, è un argomento di crescente interesse e preoccupazione per la sanità pubblica. L’Unione Europea periodicamente sancisce leggi e rapporti aggiornati, con lo scopo di condurre piani di monitoraggio e linee guida sull’ impiego di tali composti a livello industriale, agricolo e terapeutico e livelli massimi residuali (LMR e ML) negli alimenti, al fine di prevenire il rischio per il consumatore. Sulla base di queste considerazioni, il presente elaborato ha lo scopo di studiare la presenza di residui chimici in diversi alimenti di origine animale, al fine di caratterizzare il rischio per il consumatore. In primo luogo, ci siamo focalizzati sullo studio di alimenti provenienti dal settore ittico, che è un'ottima fonte di nutrienti, con importanti benefici per la salute umana. Ci siamo concentrati su cozze e vongole, animali filtratori e bioindicatori adatti per le loro caratteristiche a bioaccumulare un'ampia gamma di inquinanti ambientali. Lo scopo del primo elaborato è stato quello di valutare il rischio per il consumatore dei principali metalli (Hg, Cd, Pb, Ni, Cre As), attraverso il consumo di molluschi sulla base dei limiti massimi dichiarati dall’Unione Europea o, ove disponibili, sulla base dei valori soglia dichiarati dall’EFSA. Dal primo lavoro è emerso che vi è un basso rischio per il consumatore medio; tuttavia, i consumatori ai percentili superiori, possono essere soggetti a lesioni cutane e/o neoplasie polmonari, cutanee e vescicali per l’elevata assunzione di As. Soggetti Ni sensibili, possono invece essere soggetti a dermatiti allergiche. Il secondo lavoro di ricerca si è invece concentrato sulla ricerca dei medesimi metalli nel tonno, il cui consumo è in aumento secondo i dati della commissione europea, per le sue capacità di bioaccumulo. Sono stati, così, analizzati 131 campioni provenienti da diverse zone FAO. Dai risultati, è emerso che solo un tonno rosso, proveniente dal mare Adriatico e 11 tonni gialli hanno superato i livelli massimi residuali di Pb; tre tonni rossi provenienti da diverse sottozone del 7 Mediterraneo hanno superato i livelli massimi consentiti per il mercurio. La valutazione degli effetti tossicologici cumulativi ha indicato un rischio trascurabile sia per i medi che alti consumatori. L’obiettivo del terzo studio è stato quello di studiare la presenza di inquinanti organici persistenti e di antimicrobici nei salmoni selvatici e di allevamento di diverse aree geografiche. I salmoni d'allevamento hanno mostrato una presenza di contaminanti ambientali superiore a quelli selvatici, probabilmente a causa di un maggiore impatto demografico. Il rischio legato ai composti organofosforati, agli idrocarburi policiclici aromatici, ai policlorobifenili e ai pesticidi organoclorurati derivanti dall'assunzione di salmone si è rilevato molto basso, mentre la presenza di polobromodifenilietere congenere 99 (PBDE99) e acido perfluoroottanoico (PFOA) suscita maggiore preoccupazione. Gli antibiotici sono stati riscontrati con bassa frequenza solo nel salmone allevato. Da questi lavori, sulla base dei dati ottenuti, possiamo confermare che vi è basso rischio per il consumatore medio Il consumo regolare di carne e prodotti a base di carne fornisce un significativo apporto di proteine e micronutrienti essenziali. La carne suina, ad esempio, è impiegata in molti paesi per produrre prodotti derivati (prosciutti e salumi) ad alto valore qualitativo. Anche il consumo di carne di selvaggina, pur essendo un prodotto di nicchia, è in costante aumento e i cacciatori, le loro famiglie e le persone a loro strettamente legate possono essere considerati una sottopopolazione ad alto consum
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Keywords:
metals; honey; antibiotics; GC-MS/MS; LC-HRMS; PBDE; PCBs; Pork; game animals; Salmon; food saftey; QuEChERS; public health; PFASs; mussels; Tuna; OCPs
Elenco autori:
F. Ceriani
Link alla scheda completa: