GENETIC LCAT DEFICIENCY AND ATHEROSCLEROSIS: STUDIES ON ENDOTHELIAL CELLS AND MONOCYTES
Tesi di Dottorato
Data di Pubblicazione:
2018
Citazione:
GENETIC LCAT DEFICIENCY AND ATHEROSCLEROSIS: STUDIES ON ENDOTHELIAL CELLS AND MONOCYTES / C. Pavanello ; tutor: L.Calabresi; coordinatore: A.L. Catapano. DIPARTIMENTO DI SCIENZE FARMACOLOGICHE E BIOMOLECOLARI, 2018 Dec 17. 31. ciclo, Anno Accademico 2018. [10.13130/pavanello-chiara_phd2018-12-17].
Abstract:
Introduzione
La lecitin:cholesterol aciltransferasi (LCAT) è l’unico enzima nell’uomo in grado di esterificare il colesterolo nel plasma. Il deficit genetico di LCAT influenza il metabolismo delle lipoproteine ad alta densità (HDL), portando a concentrazioni plasmatiche ridotte di queste lipoproteine. Si ritiene che LCAT sia un’importante driving force per il trasporto inverso del colesterolo (RCT) nei macrofagi e che pertanto giochi un ruolo importante nell’ateroprotezione.
Nonostante i bassi livelli plasmatici di HDL-C, il grado di aterosclerosi preclinica non è risulta aumentato nel deficit di LCAT che addirittura sembra essere protettivo. Abbiamo quindi ipotizzato che questa discrepanza potesse essere spiegata da un aumento della funzionalità delle particelle HDL che sono più efficienti nel proteggere contro la disfunzione endoteliale.
Metodi
Le HDL sono state isolate da soggetti portatori di deficit di LCAT e testate in vitro per la loro capacità di stimolare la produzione di NO e di inibire l’espressione di molecole di adesione in cellule endoteliali. La misura della vasodilatazione flusso-mediata (FMD) è stata utilizzata come indice in vivo di disfunzione endoteliale. HDL ricostituite, contenenti solo apoA-I (LpA-I) o apoA-I e apoA-II (LpA-I:A-II) sono state utilizzate per dimostrare come quali modifiche strutturali siano responsabili dell’aumentata funzionalità. Analisi ex vivo del fenotipo e della funzionalità di monociti isolati da portatori di deficit di LCAT sono stati condotti tramite citometria a flusso, stimolazione e saggi di transmigrazione endoteliale. Portatori di altri deficit genetici di HDL sono stati utilizzati come confronto.
Risultati
Il deficit di LCAT genetico è caratterizzato da una deplezione selettiva di LpA-I: A-II e da alte concentrazioni di preβ-HDL immature. Le HDL isolate dai portatori si sono dimostrate più efficaci nel promuovere l'attivazione di eNOS in vitro mediante fosforilazione e, di conseguenza, la produzione di NO nelle cellule endoteliali, rispetto ai controlli, con un effetto gene-dose. Inoltre, le HDL dei portatori hanno una maggiore capacità di inibire l'espressione di VCAM-1. L'effetto è probabilmente dipendente dalla deplezione selettiva in lipoproteine LpA-I:A-II. Inoltre, i monociti dei portatori presentavano un fenotipo meno infiammatorio rispetto ai controlli, come evidenziato dalla ridotta espressione dell’integrina CD11c, dalla ridotta capacità di trasmigrazione e dalla minore produzione di citochine dopo stimolazione. Al contrario, nessuna variazione è stata individuata nell’immunofenotipo di monociti isolati in soggetti con altri deficit genetici di HDL.
A conferma in vivo di quanto individuato precedentemente non è stata trovata alcuna differenza nella FMD tra portatori di deficit genetico di LCAT e controlli.
Conclusioni
Nonostante le ridotte concentrazioni plasmatiche di HDL-C, il deficit di LCAT non è associato a una maggiore disfunzione endoteliale dovuta all'aumentata efficacia delle particelle HDL nella stimolazione della produzione di NO endoteliale e nell'inibizione dell'espressione delle molecole di adesione, nonché al ridotto potenziale pro-infiammatorio dei monociti dei portatori.
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Elenco autori:
C. Pavanello
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