Ricerca e quantificazione di α,β-tujone in campioni biologici in un caso di avvelenamento dovuto a un infuso di Artemisia vulgaris L.
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Data di Pubblicazione:
2018
Citazione:
Ricerca e quantificazione di α,β-tujone in campioni biologici in un caso di avvelenamento dovuto a un infuso di Artemisia vulgaris L / C. Di Lorenzo, F. Ferretti, F. Colombo, E. Moro, A. Ceschi, G. Frigerio, F. Orgiu, S. Lüde, P. Restani. ((Intervento presentato al 18. convegno Congresso Nazione Società Italiana di Tossicologia tenutosi a Bologna nel 2018.
Abstract:
Le piante appartenenti al genere Artemisia (Asteraceae) sono largamente impiegate in Europa, Asia e Nord America per la preparazione di integratori alimentari e infusi per le loro proprietà benefiche. In particolare, ad Artemisia vulgaris vengono tradizionalmente attribuite proprietà digestive, antispasmodiche, antinfiammatorie e antipertensive. Pur appartenendo allo stesso genere, le diverse specie sono caratterizzate da un’ampia variabilità morfologica e fitochimica, che include più di 50 composti chimici differenti. Tra questi sono presenti l’α e il β-tujone, due chetoni monoterpenici ritenuti responsabili di eventi avversi soprattutto a carico del sistema nervoso centrale (tra cui crisi epilettiche e convulsioni) associati all’inibizione dei recettori dell’acido gamma-amino butirrico (GABA) (1).
Scopo del presente studio è stata la ricerca e l’identificazione degli stereoisomeri α e β-tujone in fluidi biologici di un soggetto di 49 anni giunto al pronto soccorso in stato maniacale comparso dopo l’ingestione di circa 1 L di infuso a base di Artemisia vulgaris. A tal fine è stata messa a punto una nuova metodica HPLC accoppiata a fluorimetro, che è stata utilizzata per il dosaggio degli analiti allo studio in campioni di sangue e urine prelevati il giorno del ricovero (giorno 0) e il giorno successivo (giorno 1). L’analisi è stata condotta in condizioni isocratiche e convalidata per i principali parametri analitici secondo le linee guida FDA. Le concentrazioni di α,β-tujone riscontrate nel campione di siero prelevato il giorno 0 erano di 27.73±3.48 μg/mL e nel giorno 1 di 24.1±0.15 μg/mL. Al contrario, nei campioni di urine analizzati il tujone è risultato non determinabile (
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
C. Di Lorenzo, F. Ferretti, F. Colombo, E. Moro, A. Ceschi, G. Frigerio, F. Orgiu, S. Lüde, P. Restani
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