Data di Pubblicazione:
2015
Citazione:
L’avvocato di fronte al tribunale della coscienza tra XVI e XVII secolo / R. Bianchi Riva. ((Intervento presentato al convegno Seminari di storia del diritto e del pensiero giuridico tenutosi a Padova nel 2015.
Abstract:
La relazione ha ad oggetto le radici del processo di trasferimento della deontologia forense dalla sfera etica alla sfera giuridica, che è stato definito un fenomeno inevitabile della società secolarizzata.
Tali radici affondano nei secoli dell’età moderna, quando l’evoluzione del rapporto fra sfera giuridica e sfera morale – nella quale la storiografia ha variamente ricostruito il processo di secolarizzazione – ha ridefinito il fenomeno di osmosi fra diritto e morale su cui si fonda la deontologia forense. La separazione fra diritto e morale, avviata nel Cinquecento e portata a compimento alla fine del Settecento, conduce progressivamente a distinguere fra regole giuridiche e regole etiche.Tra Cinque e Seicento, dunque, tutto il dibattito sulla deontologia forense si fonda sul concetto di coscienza e sul possibile conflitto tra foro interno e foro esterno.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
R. Bianchi Riva
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