LE DIFFERENTI FORME SOCIETARIE SOVRANAZIONALI NEL QUADRO DELL¿UNIONE EUROPEA NELLA PROSPETTIVA DELLA CONCORRENZA TRA ORDINAMENTI E DELL¿ESERCIZIO DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI.
Tesi di Dottorato
Data di Pubblicazione:
2016
Citazione:
LE DIFFERENTI FORME SOCIETARIE SOVRANAZIONALI NEL QUADRO DELL¿UNIONE EUROPEA NELLA PROSPETTIVA DELLA CONCORRENZA TRA ORDINAMENTI E DELL¿ESERCIZIO DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI / V. Villa ; supervisor: S. Bariatti, R. Cafari Panico ; coordinatore: B. Nascimbene. DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO ITALIANO E SOVRANAZIONALE, 2016 Jan 20. 27. ciclo, Anno Accademico 2014. [10.13130/villa-valentina_phd2016-01-20].
Abstract:
Il presente lavoro si propone di analizzare l’adozione delle cd. forme associative comuni nell’attuale quadro del diritto dell’Unione Europea, volgendo particolare attenzione agli aspetti legati al diritto di stabilimento delle società all’interno dell’Unione, alla loro capacità di mobilità, e alle conseguenti implicazioni sul fenomeno della cd. concorrenza “verticale” ed “orizzontale” fra ordinamenti.
Il presente studio si concentra in via preliminare sulla mobilità delle società “nazionali” e sui problemi connessi al loro riconoscimento nello spazio europeo, per poi soffermarsi sui modelli societari comuni introdotti all’interno dell’ordinamento comunitario, ovverosia il Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE), la Società Europea (SE), la Società Cooperativa Europea (SCE), la proposta di regolamento (poi ritirata) circa la Società Privata Europea (SPE) e la più recente proposta di direttiva relativa alle società a responsabilità limitata con un unico socio (SUP).
La ricerca analizza i tratti costitutivi di ciascuno dei predetti modelli associativi, introdotti nel tentativo di ovviare alle difficoltà incontrate dai privati in seno alle proprie società nazionali in situazioni legate allo spostamento e in generale alla mobilità delle società stesse, in primis in fase di trasferimento della sede. Infatti, se in astratto il diritto di stabilimento garantito dal Trattato è pieno, nella pratica esso incontra numerosi ostacoli che ne rendono complessa l’attuazione. Sul punto, si è cercato di evidenziare come gli ostacoli alla capacità di mobilità societaria derivino principalmente dalle diversità esistenti tra le legislazioni sostanziali emanate a livello nazionale in materia societaria, nonché tra le varie norme di conflitto adottate dagli Stati membri in riferimento alle società. Si vedrà quindi come, in casi di trasferimento transfrontaliero della sede sociale, ciascuno Stato membro utilizzi i propri criteri di collegamento e, di conseguenza, una legge applicabile alla fattispecie di volta in volta differente.
Non a caso, dati gli interessi dei vari Stati, quando una società intende “uscire” dal proprio ordinamento, non le è in genere consentito di operare un semplice trasferimento, ma le viene richiesto di cessare la propria attività e, successivamente, ricostituirsi nello Stato di destinazione. Al riguardo, non si potrà comunque tralasciare di evidenziare come gli organi comunitari abbiano in verità “lasciato cadere” la possibilità di fornire una più dettagliata disciplina in materia, abbandonando in un certo qual modo la proposta di direttiva sul trasferimento transfrontaliero della sede sociale.
Con riferimento a ciascun modello associativo comune, vengono analizzati, in particolare, la procedura di costituzione, gli assetti di governance, comprensivi dell’organizzazione e del funzionamento degli organi di amministrazione e degli organi di controllo societario, e le cd. situazioni patologiche della vita delle società, anche nell’ottica di tutela dei creditori, con specifico riferimento alla disciplina di scioglimento e liquidazione.
Di pari passo, il presente lavoro si propone di approfondire la pratica di trasferimento di sede realizzata tramite fusione, situazione che – diversamente dal trasferimento di sede tout court – pare essere circondata da un minor numero di problemi, anche in virtù della direttiva 2005/56/CE relativa alle fusioni transfrontaliere e della giurisprudenza della Corte (ad es., caso Sevic), che hanno fornito un efficace ed esaustivo quadro regolatore. La ricerca contiene, poi, una digressione circa la giurisprudenza emanata dalla Corte in materia, a partire dai casi Daily Mail, Centros, Überseering, Inspire Art, fino a
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Keywords:
Veicoli societari comuni; concorrenza fra ordinamenti; trasferimento transfrontaliero; Delaware; state competition
Elenco autori:
V. Villa
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