Data di Pubblicazione:
2010
Citazione:
Variabilità genetica di Bos taurus e Bos indicus misurata con marcatori molecolari AFLP / G. Lucente, R. Negrini, L. Colli, M. Pellecchia, L. Bomba, P. Crepaldi, L. Nicoloso, E. Milanesi, E. Nicolazzi, J.A. Lenstra, P. Ajmone Marsan. ((Intervento presentato al convegno BIOD - Coltivare la biodiversità : Agricoltura, foreste e territorio : conservare, innovare, pianificare tenutosi a Milano nel 2010.
Abstract:
Bos taurus e Bos indicus discendono da un antenato comune l’uro, Bos primigenius, e
rappresentano la maggioranza delle popolazioni di bovini domestici nel mondo. Benché differiscano
morfologicamente per alcuni caratteri distintivi e siano classificate come specie differenti, B. taurus
e B. indicus sono interfertili. Nonostante l’ampia diffusione mondiale di queste due specie
domestiche, il rischio di estinzione delle loro popolazioni locali è cresciuto esponenzialmente negli
ultimi anni: 209 razze sono ormai scomparse e più di 200 potrebbero estinguersi in tempi brevi
(censimento FAO 2007). Le cause di questo fenomeno sono da ricercarsi essenzialmente
nell’abbandono delle aree marginali, spesso culla di razze locali, nella sostituzione di queste ultime
con razze cosmopolite ad alta produttività o negli incroci indiscriminati.
La salvaguardia della biodiversità è tuttavia il prerequisito essenziale per rispondere alle future
esigenze del mercato e ai cambiamenti climatici, e un’approfondita conoscenza delle variabilità
genetica entro razza e delle relazioni genetiche esistenti tra razze è fondamentale per la messa a
punto di un efficiente programma di conservazione delle risorse genetiche.
Integrando i dati prodotti nell’ambito del progetto europeo Resgen
(http://www.eaap.org/content/resgen.htm) con altri ottenuti grazie a collaborazioni internazionali,
e stato possibile costruire un dataset di dati AFLP (Ampliefied Fragment Length Polymorphism)
comprendente 1833 bovini appartenenti a 71 razze distribuite tra Europa, Africa, India e Brasile. Il
calcolo delle statistiche descrittive ha evidenziato valori di eterozigosi compresi tra 0,14 e 0,28 in
Guinea N’dama (Africa) e Hariana (India), rispettivamente, e un numero di marcatori polimorfici
compreso tra 36 in Guinea N’dama (Africa) e 95 in Sokoto Gudali (Africa). Le tecniche di analisi
multivariata - Analisi Fattoriale delle Corrispondenze (AFC) e visualizzazione tramite Multidimensional
scaling della matrice delle distanza genetiche di Reynolds – hanno fornito risultati
concordanti. I primi tre fattori dell’AFC spiegano complessivamente il 48,11% della varianza; sul
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primo asse appare chiara la suddivisione tra B. taurus e B. indicus. Quando si considera il
contributo del secondo asse, si nota chiaramente come gli zebù risultino a loro volta suddivisi in
due gruppi, africani e indiani allevati in Brasile, con gli africani localizzati in posizione intermedia.
Ciò potrebbe indicare un flusso genico più recente o più marcato tra le razze taurine europee e le
razze di zebù africane e/o un effetto di isolamento delle razze brasiliane che ne aumenta la
divergenza genetica. Interessante è anche la posizione di alcune razze taurine - Guinea N’dama, le
razze turche Anatolian Black e Turk Graues Steppenrind, Modicana - che si collocano in posizione
intermedia tra le nuvole di punti di B. taurus e B. indicus e sembrerebbero pertanto possedere una
componente genomica derivante dallo zebù superiore alla media
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Keywords:
bovini ; Bos taurus ; Bos indicus ; AFLP ; variabilità genetica
Elenco autori:
G. Lucente, R. Negrini, L. Colli, M. Pellecchia, L. Bomba, P. Crepaldi, L. Nicoloso, E. Milanesi, E. Nicolazzi, J.A. Lenstra, P. Ajmone Marsan
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