Realizzazione e prime prove di un laboratorio mobile per il monitoraggio colturale dei vigneti
Contributo in Atti di convegno
Data di Pubblicazione:
2009
Citazione:
Realizzazione e prime prove di un laboratorio mobile per il monitoraggio colturale dei vigneti / F. Mazzetto, A. Calcante, A. Mena, A. Vercesi - In: 9. Convegno nazionale AIIA 2009 : Ricerca e innovazione nell'ingegneria dei biosistemi agro-territoriali / Associazione italiana di ingegneria agraria. - Napoli : Doppiavoce, 2009. - ISBN 978-88-89972-13-7. (( Intervento presentato al 9. convegno Convegno nazionale AIIA : Ricerca e innovazione nell'ingegneria dei biosistemi agro-territoriali tenutosi a Ischia nel 2009.
Abstract:
Attualmente, il Remote Sensing (RS) è la tecnica più utilizzata ai fini del monitoraggio
colturale in Viticoltura di Precisione. Il presente lavoro considera la possibilità di
sostituire ed integrare le informazioni ottenibili da RS con altre derivanti da tecnologie
ground-sensing impiegabili direttamente in vigneto. A tal fine, è stato sviluppato un
laboratorio mobile costituito da: a) una coppia di sensori multispettrali (GreenSeeker
RT100); b) tre coppie di sensori ad ultrasuoni per la stima dello spessore della canopy;
c) un ricevitore DGPS per la georeferenziazione dei dati raccolti. Il tutto con l’obiettivo
di valutare lo stato di salute e di vigore della canopy.
Attraverso il laboratorio mobile sono stati monitorati sette filari di un vigneto
commerciale (di cui 3 trattati e 4 non trattati con agrofarmaci), così da valutarne il
comportamento nei confronti sia della comparsa e diffusione di malattia, sia di
variazioni di vigore dovute alle diverse fasi fenologiche. Contestualmente, sono state
effettuate osservazioni manuali all’interno di parcelle per la caratterizzazione
morfologica e fitosanitaria della vegetazione.
La ripetibilità delle misure è stata verificata sia per i valori di NDVI, sia per le misure
di spessore della canopy. L’analisi delle mappe di NDVI, ottenute dalla
spazializzazione dei dati raccolti, mostra una differente evoluzione nei due gruppi
considerati, e un basso vigore nelle aree in cui i rilievi manuali hanno confermato
un’infezione da peronospora.
Lo spessore della chioma è stato stimato a partire dai dati raccolti dagli ultrasuoni,
quindi confrontato con i valori di spessore misurati manualmente (r = 0.78). Spessore e
NDVI sono stati, infine, integrati per identificare tra le aree a basso vigore quelle che
presentavono sintomi di peronospora. I risultati confermano l’utilità del laboratorio
mobile sia per l’identificazione delle aree a basso vigore, sia per una misura rapida
dello spessore della canopy. L’uso contestuale di valori di NDVI e spessore sembra,
pertanto, promettente al fine dell’identificazione automatica di zone affette da malattia.
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Keywords:
ground sensing ; NDVI ; spessore della chioma
Elenco autori:
F. Mazzetto, A. Calcante, A. Mena, A. Vercesi
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Titolo del libro:
9. Convegno nazionale AIIA 2009 : Ricerca e innovazione nell'ingegneria dei biosistemi agro-territoriali